Salvatore Crucitti ☼ Gloria Zeppilli

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Twisted World

2023, performance, Teatro Studio Eleonora Duse, Roma

Un manifesto disturbante e controverso sull’amore abbaglia i presenti con il veleno di un ventiduenne del ventunesimo secolo, rappresentante di una comunità sotterranea e in piena espansione. Nella trappola di una tragedia ipertestuale si evoca una delle più nascoste fragilità contemporanee. L’incel costruisce una narrazione, una gamification, di sè e del mondo che lo circonda come una costante punizione. Mentre sentiamo compiersi un massacro nello sfondo si rendono visibili le deformazioni dell’amore, che appare come un codice di programmazione.

L'immagine

Un dispositivo ipertestuale mette in scena il manifesto di Elliot Rodger attraverso un videogioco narrativo, in diretta su Twitch. Le vicende del manifesto “My Twisted World” scritte da Elliot Rodger sono adattate ad un videogioco sviluppato interamente per lo spettacolo. In scena, oltre a evocare la figura di Elliot Rodger, un secondo performer gioca il videogioco e interagisce con il pubblico in teatro e in diretta streaming. Gli spettatori circondano la scena disposti come in un’aula giudiziaria o un teatro anatomico. Il dispositivo partecipativo permette di intraprendere diverse strade narrative, spostando per ogni replica il percorso drammaturgico.

La ricerca

Nel maggio del 2014 in California, Elliot Rodger un ragazzo di ventidue anni uccide sei persone e ne ferisce quattordici per poi suicidarsi. Prima del massacro carica online un video in cui spiega le sue ragioni, e invia ad una manciata di persone un suo manifesto-biografia. Il testo che lui chiama “My Twisted World” raccoglie tutti gli eventi significativi della sua vita partendo dalla primissima infanzia fino ad arrivare al giorno in cui organizza il massacro. La principale ragione delle azioni di Elliot Rodger si riconducono al fatto che a ventidue anni non è riuscito ad avere un rapporto sessuale o amoroso con una ragazza. Elliot Rodger viene considerato un incel, e la parte più estrema della comunità lo considera un martire. Gli incel sono subcultura online costituita da individui che si autodefiniscono "celibi involontari" e attribuiscono il fatto di non essere in una relazione sentimentale e/o sessuale al loro non essere attraenti, secondo alcuni criteri a loro dire oggettivi e indipendenti dalla loro volontà.

Crediti

Di Salvatore Crucitti e Gloria Zeppilli
Dal manifesto di Elliot Rodger
Con Gabriele Graham Gasco e Giovanni Conti
Costumi Valeria Forconi
Scene Alessandra Solimene
Disegno luci Gianni Staropoli
Video design Igor Renzetti
Game design POCHI studio
Disegno sonoro Filippo Lilli
Assistente alla regia Chaira Businaro
Vincitore di Mittelyoung 2024
Produzione Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico
Con il sostegno di Mittelfest 2024