
Sedimenti
2023, short-film, North Rhine-Westphalia, Germania
Immagini di paesaggi sfigurati, villaggi estinti, racconti di sopravvivenza e interviste a comunità colpite dall’estrazione di carbone, si intrecciano per ricostruire una coscienza di ciò che stiamo perdendo.
La nostra specie si è trasformata da semplice agente biologico a forza geologica, come descritto dall’articolo “The Climate of History” di Dipesh Chakrabarty (2009). Questo è uno dei motivi per cui la comunità scientifica ha definito “Antropocene” l'attuale epoca geologica, nella quale l'essere umano con le sue attività ha modificato strutture territoriali e climatiche, impattando sui processi geologici (Crutzen 2000). Alcuni ricercatori fanno coincidere l’inizio dell’Antropocene con l’inzio dell’industrializzazione dello sfruttamento massiccio dei combustibili fossili della nascita dei prodotti di sintesi e dalle estinzioni di specie (Lovelock 2019).
La risorsa energetica che ha contribuito allo sviluppo dell’umanità fino ad oggi, è diventa la principale causa per la crisi climatica. Colpendo i più deboli, le minoranze etniche e le classi più povere.
Il progetto
Il documentario affronta la complessità del tema attraverso un approccio poetico e antropologico. Rendere visibile attraverso la narrazione e i ricordi di ciò che sta scomparendo e ciò che è scomparso. Un modo per conoscere e mappare ciò che è rimasto nella memoria di una comunità che ha perso il suo luogo d’origine. Le riprese si concentrano in europa, cercando di far emergere il contrasto e i punti di vista in luoghi eticamente e tecnologicamente sviluppati con circostanze problematiche e complesse. Il tutto verrà filmato nel cuore dell’Europa tra le miniere clandestine degli ex minatori in Silesia (Polonia) e la cava di carbone più grande d’europa nella regione della Renania Settentrionale-Vestfalia (Germania).



